Perseo con la testa di Medusa è una statua in bronzo di Benvenuto Cellini, commissionata da Cosimo I e realizzata tra il 1545 e il 1554. È l’opera più famosa che si trova nella Loggia de’ Lanzi in Piazza della Signoria a Firenze.
La statua rappresenta Perseo nel momento successivo l’uccisione di Medusa: Perseo è in piedi sul corpo di Medusa. Con la mano sinistra tiene per i capelli la testa del mostro, mentre con l’altra mano impugna la spada con cui l’ha decapitata.
Il significato della statua è in primo piano politico: la testa di medusa rappresenta il periodo repubblicano tagliato via con l’affermazione del Duca. Le serpi che ricoprono la testa di Medusa rappresentano le discordi cittadine che hanno minato la vera democrazia.
Il mito – Perseo con la testa di Medusa
Secondo la leggenda, Perseo è figlio di Zeus e Danae. Appena nato, venne gettato in mare dentro una cassa insieme alla madre, dal nonno, a cui era stato predetto che sarebbe morto per mano del nipote. La cassa giunse sulle rive dell’isola di Serifo, dove Danae venne fatta schiava e Perseo allevato dal tiranno Polidette.
Polidette, una volta cresciuto Perseo, organizzò un banchetto rituale a cui gli ospiti potevano portare dei cavalli in dono alla sua futura moglie. Perseo non possedeva un cavallo e promise la testa di Medusa.
Uccidere Medusa non era impresa facile: chiunque avesse guardato negli occhi il mostro, sarebbe stato trasformato in pietra. Una leggenda vuole che Perseo uccise Medusa col capo voltato; un’altra leggenda invece narra che Perseo si servì dello scudo per vederne il riflesso di Medusa e quindi decapitarla.
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