Un tempio nell’isola di Aegina
Il tempio di Afaia si trova ad Aegina, isola del golfo di Saronico che, insieme a Salamina, Angistri, Idra, Poros, Dokos e Spetses, fa parte delle Isole Saroniche. Dista 50 km da Atene ed è facilmente raggiungibile nel giro di un’oretta con il traghetto, oppure in aliscafo impiegando meno tempo.
Aegina, per la sua vicinanza alla capitale, è per antonomasia l’isola degli ateniesi che la popolano soprattutto durante i fine settimana. Se cercate un posto tranquillo, dove godervi il mare, il buon cibo, la gente locale e i paesaggi incontaminati, Aegina fa al caso vostro. Non troverete Mykonos, ma con uno sguardo attento vedrete come il greco autoctono fugge dal caldo e dalla routine cittadina.
Aegina è questo e tanto altro di cui vi parlerò in altri articoli. Ma qui voglio parlarvi del tempio di Afaia!
Storia di Aegina
Poco citata nei libri storia, eppure Aegina è stata una delle prime città mercantili della Grecia. La posizione più che favorevole ne ha consentito una florida crescita. Inoltre proprio sull’isola fu coniata la prima moneta, che aveva come simbolo una tartaruga. Nel tempo Aegina crebbe fino a diventare una delle principali rivali di Atene. Nel V secolo a.C. Venne infatti occupata dall’attuale capitale greca.
Dove sorge il tempio di Afaia
Afaia (Ἀφαία: in greco antico “scomparsa“) era la dea di Aegina e a lei è stato dedicato il tempio che sorge nella parte nord-est dell’isola.
Il promontorio su cui sorge il tempio di Afaia sovrasta la zona di Agia Marina e gode di un panorama a picco sul mare, immerso nel blu e nel verde delle pinete, tipiche della macchia mediterranea.
La dea Afaia
La figura di Afaia è stata confusa diverse volte con altri personaggi femminili della mitologia: da Artemide a Britomarti, fino alla dea Atena.
Secondo il mito, Afaia era figlia di Zeus e Carme. Viveva a Creta, dove il re Minosse ne rimase follemente innamorato. Afaia non ricambiava il suo amore e, per sfuggire alle sue attenzioni, scappò per i boschi, dove vi rimase per nove mesi. Il re non smise di cercarla finchè Afaia decise di gettarsi tra le onde del mare. La donna scomparve letteralmente (in greco Afaia vuol dire proprio “scomparsa”) per poi riapparire in seguito sull’isola di Aegina, proprio dove oggi sorge il tempio.
Il culto di Afaia è legato a quello della fertilità e del ciclo agricolo, e stando ai reperti archeologici, era venerata già nella civiltà micenea.
Storia del tempio di Afaia
Durante gli scavi archeologici del 1901, fu rinvenuta un’incisione con il nome di Afaia, attribuendo a lei il culto del tempio e non più alla dea Atena, come per lungo tempo si era creduto.
Nel corso del tempo, sulla stessa area, sono sorti ben tre templi. Del primo tempio, risalente al VI secolo a.C., restano solo le tracce delle fondamenta. Il secondo tempio era di dimensioni più grandi rispetto al primo e presentava un altare di fronte al lato orientale. Infine, il terzo tempio è quello di cui oggi possiamo osservare i resti.
Architettura del tempio di Afaia
Il tempio è un esastilo periptero, in stile dorico. Presenta sei colonne sulla fronte e dodici sui lati lunghi. All’interno era presente un secondo colonnato diviso su due ordini.
Le colonne, i muri delle celle, l’architrave e tutte le componenti della trabeazione, erano in pietra calcarea ricoperta di intonaco, mentre le tegole, le antefisse e gli acroteri erano in marmo.
Quello che so è quello che vedo
Non voglio tirarla lunga con tecnicismi di storia dell’arte di cui io non ne sarei capace. Quello che volevo passarvi è l’emozione di quello che ho visto per anni. Sì, perché ogni volta che torno a Aegina, torno anche ad Afaia, un po’ per tradizione e un po’ perché fa bene agli occhi e alle orecchie immergersi nella storia, al suono del canto delle cicale.
Consiglio: fate partire una bella canzone e buona visione (io nella mia testa ho canticchiato Majorana di Colapesce e Dimartino: “i Greci lo sapevano già/che figa l’immortalità”)
[L’unica foto di me è stata scattata da mio fratello che dice di avere una sorella vanitosa. Chi, io?]
2 Responses
Ci sono stata ed è esattamente come l’hai descritto 😍
Ora che ci penso, tu si che sei stata ad Aegina!