Siamo in due per questo viaggio e abbiamo uno scopo preciso: il concerto degli Of Monsters and Men, nonostante sia sold-out e ovviamente noi senza biglietto! Piccolo spoiler: a due ore dall’inizio del concerto riusciamo ad acquistare due biglietti da una ragazza con la febbre. Grazie Rocío per esserti ammalata last minute! Ma adesso che siamo in Spagna, cosa fare a Barcellona in un fine settimana?
Cosa fare a Barcellona in un weekend
L’intenzione è quindi quella di non arrenderci alle disavventure del concerto sold-out e di approfittare di un fine settimana di sole per assaporare Barcellona, i suoi colori, i suoi sapori, un po’ di vita notturna e ovviamente un po’ di mare!
L’arrivo è all’aeroporto di Girona e in poco meno di un’ora e mezza raggiungiamo Barcellona. Giusto il tempo di fare il check-in al bed&breackfast e decidiamo di non farci prendere dal sonno e dalla pigrizia e usciamo per un giro in città.
Alloggiamo in centro, a due passi dalla Rambla e in pochissimo raggiungiamo Placa Reial: passeremo la nostra serata al Sidecar Factory Club, un club su due piani che offre buona musica indie, indie rock, alternative.
Barri Gòtic e la Boquerìa
Sabato mattina, il tempo di fare colazione e inizia il giro della città. Attraversiamo la Rambla e ci dirigiamo verso il centro della città vecchia: il Barri Gòtic.
Qui non c’è bisogno di una mappa, basta infilarsi nelle viuzze e perdersi in un labirinto di botteghe, negozi di artigianato e di antiquariato. Tutte le stradine portano alla Cattedral de la Santa Creu che domina sulla Placa de la Seu.
Per nostra fortuna capitiamo per caso in Plaza San Miguel dov’è installato il Monumento a Los Castellers di Antoni Llena. Curiosità: il castell è una torre umana costituita da centinaia di persone. Durante la stagione castellera, i castellers si esibiscono nella costruzione (carregar) e nello smontaggio ordinato (descarregar) di queste torri. Viene considerato un castell una costruzione che raggiunge almeno i 6 piani, ma spesso si va oltre raggiungendo i 9-10 piani!
Finito il giro nel Barri Gòtic si torna indietro, di nuovo sulla Rambla. La prossima tappa è la Boquerìa, uno dei mercati più famosi della Spagna e anche uno dei più antichi, costruito infatti agli inizi del diciasettesimo secolo.
La Boquerìa è un’esplosione di colori e di profumi. Anche qui siamo di nuovo immerse in un labirinto, questa volta dei sensi: banconi di frutta, salumi, pesce fresco, ortaggi, spezie. Anche se non si ha fame e anche se non è ora di pranzo, l’acquolina sale. Si parte leggeri, prima con un frullato di frutta freschissima, e si finisce a mangiare coni di jamòn iberico. Cosa importa, sono solo le dieci e mezza del mattino e poco più avanti un signore ci fa da maestro: già si sta gustando una frittura di pesce!
Il giro alla Boquerìa finisce. Altra piccola curiosità: percorrendo la Rambla fate attenzione a dove mettete i vostri piedi. Lungo la strada potete scoprire un mosaico di Mirò, con tanto di tassello firmato dall’autore.
La Barceloneta
E ora bruciamo un po’ di chilometri a piedi verso il mare. Attraversiamo un pezzettino di Barri Gòtic: è difficile resistere e non fermarsi ogni tanto a guardare negozietti, ma più di tutto ci sorprendiamo a notare quanta street art abbiamo intorno.
Dopo una ventina di minuti a piedi arriviamo finalmente alla Barceloneta. Si respira aria pulita, tira un po’ di vento, ma questo non spaventa gli spagnoli che sono in spiaggia a godersi la vista e un po’ di relax. Anche noi ci prendiamo una pausa. I colori sono stupendi: l’azzurro del mare contrasta con i teli al vento dei venditori ambulanti. Una coppia si fa un selfie, degli amici bevono birra, due anziani signori passeggiano indicando ogni tanto l’orizzonte, due ragazzi giocano con le onde.
Il tempo scorre e forse è finalmente ora di mangiare. Camminando lungo la Barceloneta c’è l’imbarazzo della scelta. Ci sediamo in un posticino piccolo e alla mano: qui ci gustiamo pan con tomate, frittura di pesce e una birra San Miguel ghiacciata. Probabilmente mi sono anche addormentata mezz’ora al sole, in linea con un tradizionale abbiocco post prandiale!
La Sagrada Familia
Finisce il tempo di bivaccare al sole. Prendiamo la metropolitana e raggiungiamo quello che forse è il simbolo architettonico di Barcellona: la Sagrada Familia.
Progettata da Antoni Gaudì, la sua costruzione ha inizio nel 1882. Gaudì si è dedicato al lavoro di questa chiesa negli ultimi 15 anni della sua vita. La Sagrada Familia è ancora in costruzione e si auspica che possa essere terminata nel 2026.
All’esterno la Sagrada Familia si impone sulla Placa de la Sagrada Familia in tutta la sua grandezza. Avvicinandoci all’entrata sono rimasta impressionata dalla natura costantemente rappresentata da Gaudì. Il portale principale è un trionfo di verde, di foglie, fiori e animali.
Ma sicuramente ciò che più lascia a bocca aperta è l’interno. Le vetrate sono un gioco di colori meraviglioso. La maestria di Gaudì sta nell’aver sfruttato al massimo la luce esterna: con il filtrare dei raggi solari, le vetrate cambiano sfumature e intensità.
Pronte per il concerto di questo fine settimana a Barcellona
La giornata è stata intensa e la stanchezza si fa sentire. Non demordiamo e tentiamo la sorte: troviamo il nostro biglietto e siamo pronte per il concerto degli Of Monsters And Men, il vero obiettivo del nostro viaggio.
Clicca qui per leggere l’articolo sul concerto degli Of Monsters And Men.
A breve nuovo post su “Cosa fare in un fine settimana a Barcellona”!
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